Questa è la micro-storia di una famosa famiglia elbana che si intreccia strettamente con la macro-storia dell’Italia e soprattutto con la storia dell’Isola d’Elba
In libreria con Vittoria Iguazu Editora, “A quattro anni imbarcato su un bastimento” segna il ritorno in libreria di Maria Paola Guarino.
A tre anni dall’ultimo romanzo, l’epistolare carcerario “Il tempo è la sostanza di cui sono fatto”, l’autrice elbana omaggia le proprie radici con una saga familiare, quella dei Palombo, famiglia di marinai, sullo sfondo di quasi un secolo di Storia italiana, dalla fine dell’800 alla fine del ‘900.
“A quattro anni imbarcato su un bastimento” è stato presentato a Portoferraio.
La scelta della località come primo approdo non è casuale, bensì altamente simbolica, come spiega Guarino stessa, che all’attività di scrittrice unisce la missione educativa di insegnante delle scuole superiori: «Agli inizi del Novecento, a Portoferraio furono costruiti gli Altiforni, e questo indusse chiunque a pensare che l’isola avesse fatto un definitivo passo nel futuro, verso l’industrializzazione, dacché invece gli elbani traevano maggiore sostentamento dall’agricoltura e, soprattutto, dalla pesca.
Ma la Seconda Guerra Mondiale, e in particolare il bombardamento delle alte torri in muratura per la fabbricazione della ghisa e la distruzione dell’intera flotta dell’Arcipelago, che traghettava dall’Elba a Piombino i pochi mezzi meccanici di cui si poteva disporre allora, interruppero bruscamente ogni slancio».
I Palombo tuttavia, che pure in diversi momenti si sono visti costretti ad abbandonare l’Elba, non hanno mai reciso il loro intimo legame con la terra che li ha cullati e cresciuti, né hanno perso la benché minima speranza nel futuro. Con una prosa aggraziata, Maria Paola Guarino riporta a riva il loro messaggio di resilienza, scialuppa necessaria per i nostri tempi di burrasca.
<<Quando le persone più anziane della famiglia si allontanano, sentiamo il desiderio di recuperare le loro esperienze, i loro pensieri, i loro desideri e il tipo di vita che hanno affrontato>>, racconta Guarino <<Pensando che mia zia, Marianna Palombo, è una splendida novantenne, con grande intelligenza e memoria. Le ho chiesto di ricordare… L’idea di scrivere il libro è nata quando ho scoperto che Rocco Palombo (mio nonno) non era solo un capofamiglia eccellente, ma anche un eroe. E’ stato un eroe della Prima Guerra Mondiale, guidando i MAS e sparando siluri sulle navi austriache, e per questo ha ricevuto la Croce di Ferro. È stato un eroe anche nella vita civile, quando ha salvato, al comando della nave Leoni, durante una violentissima tempesta — dopo aver lasciato la sua cuccetta dove curava la febbre alta — l’equipaggio di un brigantino goletta, mentre la nave stava per schiantarsi sugli scogli. Per questo motivo, la Corona Sabauda lo ha nominato cavaliere. Ho scritto il libro perché desideravo che le sue importanti azioni fossero conosciute>>.
“A quattro anni imbarcato su un bastimento” scritto da Maria Paola Guarinoè un volume di 149 pagine, non c’è prefazione ma il libro e dedicato a Ginetta (una delle protagoniste). Il motivo è determinato dal fatto che Ginetta era un’artista ad ampio raggio: poteva dipingere, disegnare, cantare (aveva voce da soprano) suonava il pianoforte senza conoscere la musica, ma il mondo era disarmonico rispetto a lei. Il mondo non la capiva e lei non riusciva ad adattarsi al mondo.
Il libro può essere acquistato in molte librerie del territorio, e online tramite il seguente link: https://www.ibs.it/libri/autori/maria-paola-guarino.