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Riapertura della Chiesa di San Nicola a San Vittore del Lazio. Gianluca Quadrini “Un patrimonio restituito alla comunità, un segno concreto di identità e valorizzazione culturale” 

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Si è tenuta oggi, alle ore 17:30, la cerimonia ufficiale di riapertura al culto e al pubblico della storica Chiesa di San Nicola a San Vittore del Lazio, dopo il completamento del secondo lotto di restauri, che ha riguardato gli affreschi medievali della parete sinistra.

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A rappresentare la Provincia di Frosinone, si delega del Presidente, Luca Di Stefano, ha presenziato  Gianluca Quadrini, intervenendo e portando il saluto di tutto il consiglio provinciale.  “Ringrazio in primis  sinceramente il Sindaco di San Vittore del Lazio, Nadia Bucci ed il delegato alla cultura Livio Casoni e tutti gli altri consiglieri per l’invito e per la splendida organizzazione di questo momento di grande significato. Il restauro della Chiesa di San Nicola oltre a rappresentare un recupero architettonico, è anche  un gesto profondo di

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attenzione verso la memoria, l’identità culturale e il turismo”, ha dichiarato Quadrini che ha continuato affermando come questi luoghi raccontano storie antiche, e tornare oggi a frequentarli significa anche scommettere su un futuro che passa dalla cultura e dalla bellezza. “Complimenti a tutta l’amministrazione comunale perchè tutto questo è stato possibile grazie ad un gioco di squadra tra Enti, per l’impegno profuso e per il risultato raggiunto.” Ha concluso così il suo intervento il presidente del Consiglio. L’intervento di restauro, promosso dal Comune con il supporto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina nella persona del dott. Alessandro Betori ed i suoi collaboratori che da anni si adoperano per la valorizzazione del patrimonio culturale della Provincia di Frosinone segue quelli già realizzati nel biennio 2022-2023, che hanno interessato la pavimentazione e la navatella destra. Ora l’edificio romanico, risalente all’anno Mille, torna a essere pienamente fruibile e si conferma un punto di riferimento culturale e spirituale per l’intera Valle dei Santi.