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Elezioni Fisdir, Carboni: ”Insieme per il cambiamento”

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Il candidato romano è pronto a dare una ventata d’aria fresca alla più grande federazione paralimpica che conta ben oltre 11 mila tesserati

Il 23 febbraio è un giorno importantissimo per il mondo Paralimpico. Si andrà infatti alle urne per scegliere il prossimo Presidente della FISDIR, la federazione Paralimpica che organizza, gestisce e tutela le manifestazioni e gli atleti con disabilità intellettivo – relazionale. Si andrà a rinnovare l’intero consiglio federale che guiderà la più grande federazione Paralimpica del CIP (conta infatti oltre 11 mila tesserati, oltre 400 società) per il prossimo quadriennio Paralimpico 2025-2028. La federazione si occupa degli atleti e delle atlete con deficit cognitivo (Q.I.<75), degli atleti e delle atlete con Sindrome di Down, e degli atleti autistici ad alto funzionamento (es. Sindrome di Asperger). E’ quindi una federazione molto particolare e particolarmente articolata, che ha al proprio interno oltre 20 discipline sportive.

Tra i candidati presidenti spicca il nome di Alberto Carboni, figlio di Alvaro, già segretario generale della FITARCO, storico Dirigente CONI e pioniere del movimento Paralimpico in Italia, campione del mondo come allenatore della nazionale di pallacanestro in carrozzina nel 1983 e che vanta numerosissimi titoli nazionali ed europei alla guida del Santa Lucia di Roma.

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Alberto Carboni

Il programma è ambizioso, punta a dare un’impostazione manageriale con una visione aziendale della federazione. Trasparenza amministrativa e gestionale si concilieranno con un programma ricco di idee innovative per far fare alla FISDIR un salto di qualità e proiettarla sempre di più in un contesto internazionale di altissimo livello (IPC e VIRTUS).
Va rilanciato il movimento II1 attraverso raduni e una maggiore partecipazione a competizioni internazionali ufficiali – commenta Carboni – . Vorrei che il movimento spiccasse il volo anche negli sport di squadra, da troppi anni assenti a manifestazioni ufficiali. Dopo la mia elezione a presidente della FISDIR, tutti gli atleti dovranno iniziare a pensare in grande: la parola ‘Paralimpiadi’ non dovrà più essere un tabù, ma un obiettivo concreto da raggiungere”, afferma. “Anche gli II3 hanno bisogno di avere maggiore attenzione e visibilità. In Italia tantissime ragazze e tantissimi ragazzi non conoscono la FISDIR e le famiglie non sanno che è possibile fare qualsiasi tipo di sport”.
Infine, parlando degli atleti con Sindrome di Down, puntualizza che “meritano di competere esclusivamente in palcoscenici ufficiali riconosciuti dalla Virtus e dall’IPC”.
un altro grande obiettivo: “Tornare a contare nella Giunta del Cip, l’esclusione patita negli ultimi quattro anni pesa tantissimo. Posizionare adeguatamente la Federazione nel Consiglio Nazionale e nelle Commissioni del Cip con personalità di rilievo che diano risposte alle crescenti progettualità della Fisdir”.

Conclude: “Per far sognare in grande il movimento è impensabile che un Presidente di una Federazione così importante e delicata non possa essere tutti i giorni a Roma e possa ogni giorno presidiare gli uffici federali ed al contempo intessere relazioni con Istituzioni, Amministrazioni ed Organismi sportivi”.

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