«Le dichiarazioni odierne di Sala mi lasciano sempre più sconcertato e di stucco. Ma secondo il Sindaco qual’è stato il grandissimo lavoro dell’ex capo della Polizia in città visto che i risultati dimostrano esattamente il contrario? Ricordo che Gabrielli non conosceva i quartieri e le varie vicissitudini del capoluogo lombardo, quindi come avrebbe fatto a conoscere bene le nostre realtà e a porre fine all’alto tasso di delinquenza e criminalità che si sono impossessate di Milano? Siamo la città italiana, tra le grandi, più pericolosa d’Italia per colpa sia dell’attuale Sindaco (in bilico nelle ultime ore sul Piano Casa) che del suo predecessore Pisapia, i quali dal 2011 in poi hanno tolto i 436 militari che le Giunte di Centrodestra avevano schierato in giro per Milano grazie ai quali in quei anni, 2009-2010, i reati ebbero una netta diminuzione del 40%. Sul recente caso Ramy, poi, sia Sala che lo stesso Gabrielli non hanno esitato un istante a condannare i Carabinieri: Il Sindaco dicendo “i Carabinieri hanno sbagliato a fare un inseguimento notturno troppo lungo di 20 minuti”, mentre l’ex capo della Polizia affermando “l’inseguimento non è stato fatto in modo corretto”. Ma di cosa stiamo parlando! Tutto ciò è assurdo. L’abbandono di Gabrielli al ruolo di consulente per la sicurezza del Sindaco, è l’ennesimo fallimento di Sala e della Giunta di Centrosinistra che dal 2016 ad oggi non ha saputo dare le giuste risposte, dal tema della sicurezza a quello dell’ambiente giusto per citarne due, ai milanesi e all’intero capoluogo lombardo. Ricordo che la scelta di Sala dell’ottobre 2023 nel nominare Gabrielli (azione politica che non si era mai vista dal dopoguerra in avanti), è stata un chiaro commissariamento quindi mancanza di fiducia all’attuale Assessore alla Sicurezza Granelli che in vita sua si è sempre occupato di politiche sociali».
Così il Deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi,Riccardo De Corato.