A firma D. Ambrosetti, il giorno 14/03/2023, è stato pubblicato l’ennesimo imbarazzante articolo di propaganda contro il Gruppo di minoranza di Trevi nel Lazio, Unione e Cambiamento, basato esclusivamente su congetture e, forse, gli auspici dello stesso articolista.
Lo scritto, infatti, prende le mosse da una notizia apparsa su giornali locali toscani, secondo i quali, due consiglieri comunali di Follonica sarebbero indagati per numero eccessivo di richieste di accesso agli atti e interrogazioni.
Da questa notizia, di cui non si conoscono i dettagli e come si sia evoluta la vicenda, il solito giornalista, amico del Sindaco, prende spunto per una spericolata associazione tra la situazione del Comune di Follonica e quella del Comune di Trevi, di fatto mettendo in guardia i consiglieri di minoranza di Trevi, rei di chiedere troppa trasparenza all’amico Sindaco, Silvio Grazioli.
Il resto ce lo mette la pagina facebook “Trevi nel Lazio news”, notoriamente gestita dall’amico di infanzia ed altro fedele scudiero del Sindaco, sempre pronta a rilanciare qualsiasi forma di propaganda pro maggioranza, non importa quanto corretta o quanto disonesta intellettualmente sia, come in questo caso.
Perchè è chiaro, solo di disonestà intellettuale si può parlare se si mettono a paragone situazioni che riguardano realtà molto diverse, prendendo spunto da una vicenda di cui, ribadiamo, non si conoscono i dettagli, ma solo sommarie ricostruzioni giornalistiche.
È davvero penoso tutto ciò, lasciatecelo dire.
Soprattutto perchè prescinde da una considerazione banale nella sua logicità:
una minoranza può espletare al meglio il proprio ruolo, non solo per finalitá di controllo della maggioranza, ma anche in un’ottica collaborativa per il buon andamento dell’amministrazione, solo e solo se è messa nelle condizioni di conoscere i fatti e quindi i documenti.
Altrimenti ciò che si chiede non è collaborazione, ma supina sudditanza.
A puro titolo di esempio facciamo rilevare che, proprio con il ricorso all’accesso agli atti, abbiamo fatto scoprire all’Ufficio Ragioneria di aver pagato due volte una fattura di circa 4000 euro, consentendo quindi all’Ente di recuperare una somma pagata indebitamente (poi in tanti si chiedono il perchè di tanti debiti!).
Questa vicenda (che è solo un esempio, ma ve ne potremmo raccontare a decine e anche più sconcertanti di questa) è stata ricordata dal consigliere Bianchini in un commento che l’impavido giornalista ha avuto il coraggio persino di definire “frivolo”.
A noi sembra che di frivoli, inutili e finanche nocivi per la comunità, ci siano solo questi suoi interventi!
Va inoltre precisato che la lettera a firma del Prefetto, viene menzionata da D. Ambrosetti, in modo inopportuno, parziale e distorto. La stessa, infatti, consegue ad una nostra lagnanza, la quale non solo è stata condivisa, ma ha determinato un richiamo ufficiale allo stesso sindaco, proprio sui temi di trasparenza ed obbligo di risposta alle interrogazioni. In ultimo, incidentalmente, lo stesso Prefetto, in modo diplomatico, come normale che sia, ricorda anche alla minoranza di non usare le prerogative a loro concesse dalla legge in modo eccessivo e pretestuoso. Cosa che, in realtà, non è mai avvenuta!
Dire il contrario è una clamorosa mistificazione dei fatti, un vero e proprio atto di disonestà intellettuale.
Vogliamo solo sperare, inoltre, che questo articolo non rappresenti un tentativo di intimorire la minoranza e farla desistere o comunque rallentare nella propria attività.
Prescindendo dalla gravità e antidemocraticità da cui sarebbe connotato un simile atteggiamento, ci teniamo comunque a dire, ai nostri avversari, che la cosa non ci spaventa, anzi, siamo pronti a rispondere delle nostre “malefatte” e della nostra ossessiva ricerca della trasparenza. Valore in cui crediamo fermamente e per il quale siamo pronti a batterci in ogni sede, raccontando per filo e per segno perchè al Comune di Trevi c’è un problema di trasparenza, ma soprattutto perché la cerchiamo proprio in certe opache, troppo opache, procedure dell’amministrazione in carica. Così, magari, chi di dovere, potrà anche trarre, finalmente, le dovute conseguenze.
In fine, per corretta informazione, precisiamo che le ultime tre interrogazioni, proposte da Unione e Cambiamento, presentate tra nov. del 2022 e feb. 2023, riguardano chiarimenti in merito a: 1. passaggio del Sistema Idrico Integrado ad Acea; 2. le bollette dell’acqua inviate dal comune (con pretesa di pagamento solo sulla base di un calcolo presunto dei consumi); 3. la problematica della inaccessibilità dei contatori ai titolari dell’utenza che rende illegittima ogni fatturazione di consumi.
Tutti argomenti cogenti e che ci sollecitano i cittadini, riguardandoli direttamente.
Insomma la minoranza di Trevi chiede chiarezza e trasparenza e, invece, il sindaco tace e, la cosa peggiore è che, a quanto pare, per bocca dei suoi “fedelissimi”, vorrebbe che tacesse anche l’opposizione.
Il Capogruppo di Unione e Camb.to
Dott. Vincenzo Cecconi