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Il caso del Comune di Follonica, può essere da esempio per  “Unione e Cambiamento”

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Trevi Nel Lazio,  Le eccessive istanze dei consiglieri di minoranza ingolfano la “macchina amministrativa”

Il Comune di Follonica, è in provincia di Grosseto con una popolazione di circa 20 mila abitanti, ed  in quest’ultimo periodo vive una situazione che lo pone amministrativamente  vicino al Comune di Trevi Nel Lazio. Infatti nei giorni scorsi è stata pubblicizzata la notizia che due consiglieri comunali di minoranza sono stati indagati dalla Procura di Grosseto , dopo essere stati denunciati dal Comune ai carabinieri. La motivazione è: “ interruzione e turbamento di servizio pubblico”, in quanto avrebbero presentato 41 interrogazioni agli uffici comunali nel periodo compreso tra marzo e novembre 2022.  Situazione del tutto simile che unisce i due consiglieri di Follonica ai consiglieri di minoranza di Trevi Nel Lazio. Quest’ultimi del gruppo “Unione e Cambiamento” presentando decine e decine d’interrogazioni, hanno ingolfato la macchina amministrativa, tanto da ricevere una missiva da parte del Prefetto di Frosinone, che rivolgendosi al capogruppo Vincenzo Cecconi lo invitava: “ si raccomanda il corretto e collaborativo esercizio del diritto di accesso agli atti che non può condurre ad una paralisi dell’attività con istanze  che a causa della loro continuità e numerosità determinano l’aggravio notevole del lavoro degli uffici ai quali sono rivolte”.  Invito che a quanto sembra non è stato per nulla accolto, considerando inoltre che la stragrande maggioranza dei quali sono atti esecutivi interni , che non hanno particolare rilievo.  Un’opposizione deve essere responsabile e collaborativa, ma allo stesso tempo vigile e attenta, ciò non significa bloccare l’attività degli uffici comunali, con decine e decine d’istanze al solo fine di limitare il lavoro amministrativo, perché chi ne paga le conseguenze sono i cittadini e l’intero territorio. A dimostrazione di non aver compreso il concetto, e la gravità di quanto accaduto a Follonica,  il consigliere di minoranza Pietro Bianchini , non ha ben accolto la notizia, ed in modo frivolo ha commentato il caso dei suoi colleghi toscani, criticando il fatto che sono stati indagati, quasi a giustificare, che un’opposizione che ingolfa la macchina amministrativa agisce in modo corretto, ignorando anche del tutto l’invito fatto dal Prefetto.