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Perché un turista deve venire a Piglio?

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Piglio, Difficile promuovere un paese senza una proposta programmatica

Il turismo non è un’attività che si può improvvisare, ma necessita di una strategia chiara e definita, perché il mercato oggi è complesso e sempre più competitivo. Un paese turistico come Piglio, che voglia garantirsi un futuro e un margine di competitività deve avere chiaro l’obiettivo da raggiungere e la strada da percorrere in un’ottica di medio termine. L’obiettivo strategico che si intende raggiungere è: il rafforzamento della competitività del territorio come destinazione turistica. Purtroppo in questi anni, la percezione che si è avuta, delinea un’Amministrazione che sta navigando a vista, senza una formula chiara da percorrere, il che non fa altro che destabilizzare il turista, che preferisce dirigersi verso altri centri limitrofi. Non c’è comunicazione, non c’è il coinvolgimento della Pro Loco locale o di associazioni che possono svolgere il ruolo di fornire informazioni utili al turista, non c’è un info point che poteva essere curato dai ragazzi del servizio civile universale, e per giunta da alcuni anni non funziona il Pannello digitale informativo (nella foto) posto proprio al centro del paese. La funzione di quest’ultimo installato dalla passata Amministrazione Cittadini, (che in ambito di informazione turistica aveva anche installato un chiosco informativo  con l’ausilio della locale Pro Loco), era un utile strumento d’informazione e promozione turistica, visibile a tutti anche a chi transitava per Piglio, ed oltre ad informazioni di pubblica utilità (numeri istituzionali, sospensione di servizi, deviazione di traffico ed altro) forniva anche informazioni di eventi e varie manifestazioni in paese. Oggi totale anonimato, il pannello che comunque è stato pagato con soldi della comunità è lì spento senza alcuna utilità  ed anche oggettivamente brutto.  L’informazione nel Comune di Piglio è una delle tante carenze che passano nella totale indifferenza dell’Amministrazione del Sindaco Mario Felli, per giunta la comunicazione è una delega che fa lui capo.  Il concetto di turismo è molto amplio, e la domanda che gli amministratori di Piglio dovrebbero porsi è: perché un turista deve venire a Piglio? Da qui creare l’offerta, ma prima di tutto presentare un paese dove esista l’ordinaria amministrazione e purtroppo qui non c’è!!! Non c’è sicurezza stradale, non riescono neanche a far funzionare un semaforo; il consigliere delegato alla sicurezza Claudio Alessandri è stato coinvolto in una frana, dove egli stesso ha dichiarato di “essere vivo per miracolo”  e non si messa neanche in sicurezza l’area; c’è stato più di un mese fa un incendio che ha coinvolto una vasta area limitrofa alla pista ciclabile che è tutt’ora è in uno stato di pericolo, con pali elettrici e telefonici pendenti e nessuno interviene; il personale del Comune è allo stremo ci sono solo due agenti di Polizia Locale che fanno straordinari su straordinari per coprire i turni, forse con quegli straordinari si poteva pagare per i 4 mesi estivi un ausiliare del traffico, ma per l’Amministrazione pigliese è tutto impossibile; e allora come si può pensare di fare turismo, se al turista non si garantiscono le basi di un paese civile???   Tutto questo è un grande peccato, perché Piglio ha un bellissimo territorio, una ricca storia ed una enogastronomia unica, eppure la contraddizione è che i paesi limitrofi riescono a mettere a regime tutto ciò creando una buona offerta turistica, ed i numeri di presenze negli eventi lo dimostrano, invece  a Piglio che è il centro il fulcro di questo territorio, non si riesce, il motivo è chiaro : manca una politica cristallina, determinata e soprattutto capace che miri alla promozione e crescita del paese, ma se non si è all’altezza di amministrarlo è anche difficile promuoverlo. C’è molto sui cui riflettere….