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Paolo Battaglia La Terra Borgese: l’occhio massonico di Giuseppe Bellantonio sui colori spirituali della Domenica delle Palme

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“Dal panorama della storia della Massoneria Italiana  – dichiara Bellantonio al Corriere -, da sempre, la visione di un Giorno Particolare colmo di presenza sacrale, quale è la Domenica delle Palme, manca(!). Sì, manca, alla possibile lettura dei profani, particolarmente da un contesto ufficiale e filologico” – riferisce Paolo Battaglia La Terra Borgese, delegato speciale a parlare in nome della Massoneria di Piazza del Gesù

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Paolo Battaglia La Terra Borgese: questa che segue è la lettera pubblica per la Domenica delle Palme del Pot.mo e Ven.mo Fr. Giuseppe Bellantonio, Gran Maestro della Comunione di Piazza del Gesù, lettera che esorta tutti a proseguire avanti, lungo la strada della Luce.

«Nel panorama della storia della Massoneria Italiana – è sempre mancato: la nostra visione nel contesto di un Giorno Particolare per la sua sacralità. Sacralità che, a noi Massoni non è certo sconosciuta: anzi, l’opposto.

La Domenica delle Palme anticipa di poco la Pasqua. Questa atmosfera particolare – sempre per chi possa e voglia percepirla nella sua essenza più sacrale – ci riconduce comunque a quel concetto di RINASCITA che ad oggi è stato il focus sul quale – e non da oggi – siamo fortemente concentrati. Ciò al fine di concorrere a quella reviviscenza – abilmente e saggiamente sottolineata da Guénon – di cui la Massoneria ha fortemente bisogno, attraverso Persone, Fratelli e non, che abbiano la capacità di abbandonare ogni tentazione tipica del “sé” ponendosi così a piena disposizione di programmi utili – per la loro connotazione fortemente ETICA e MORALE a un ritrovato concetto di ‘prossimità’ così da concorrere nel trattare e offrire contributi solutori alle fortissime dinamiche di quel ‘sociale’ che rappresenta la comune quotidianità: profana e non.

Proprio questo è il motivo per cui occorre spingere e sostenere, che la RINASCITA non può che ripartire da una consapevolezza: quella della smarrita UMILTÀ, cui contrapporre la ferma volontà di mobilitarsi quali VOLENTEROSI OPERAI nell’ambito di una ritrovata CONTEMEPORANEA alacrità e dinamicità intellettuale. Un’operatività che, al netto della personale piacevolezza di intrattenersi speculativamente su testi e discettazioni tipiche del nostro ambito, consenta la prevalenza di una Maestria reale. Maestria genuina, in linea con la nostra Storia iniziatica, quella che è comune alle più elevate e nobili qualità connesse ai più aulici Principi, Ideali, Tradizioni e Valori, caratterizzanti solo l’Arte Reale.

È e sarà RINNOVA-MENTE, RINASCITA: unica via per consentire di trasferire alle mani future, ormai prossime, una fiamma viva e incorruttibile, ricca di sentimenti oggi sopiti e forsanche colpiti dall’accidia dei nemici di millenni di storia dell’uomo: dei distruttori di quella contemporaneità che, pur traballante sotto la spinta di pressioni tremende, mantiene ancora quegli Antichi Valori e quei Principi che sono le vere basi del nostro vivere, non da animali nocivi: c’è chi vuole eliminare i nostri ricordi, forzando lo svilimento persino degli stimoli che presiedono a quella curiosità che è alla base dell’apprendimento e dello stesso Libero Pensiero. Riflettiamo, oggi ancor più di ieri: facendo leva su quella SPIRITUALITÀ che sola può guidarci e che ineluttabilmente ci riconduce alla FORZA che nasce dall’UNIONE.

Ut unum sint. Un fraterno abbraccio a tutti.

Giuseppe Bellantonio»