Il leader di Forza Italia torna sulla sua linea filo-putiniana e tira in causa la premier Meloni. Durissima la reazione che arriva da Kiev nelle parole del portavoce del ministero degli Esteri Nikolenko
di Sausan Khalil e Alessandra Fabbretti
ROMA – Silvio Berlusconi torna a parlare di Zelensky e lo fa minando la pace nella maggioranza proprio sul rush finale delle elezioni regionali. “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, ha affermato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Non solo parole che vanno nella direzione opposta rispetto alla linea tenuta dal governo finora, ma una vera e propria ‘stoccata‘ alla premier Meloni.
di Sausan Khalil e Alessandra Fabbretti
ROMA – Silvio Berlusconi torna a parlare di Zelensky e lo fa minando la pace nella maggioranza proprio sul rush finale delle elezioni regionali. “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, ha affermato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Non solo parole che vanno nella direzione opposta rispetto alla linea tenuta dal governo finora, ma una vera e propria ‘stoccata‘ alla premier Meloni.
Quanto alle “repubbliche del Donbass” il dirigente ha aggiunto: “non sono mai esistite. Nella primavera del 2014, durante la prima fase dell’invasione russa, gli occupanti hanno creato una enclave criminale sul territorio ucraino del Donbass. Assolutamente illegale”.
Quindi ha concluso evidenziando che “nessuno ha aggredito la Federazione Russa. Nel febbraio 2022 loro hanno lanciato una invasione su larga scala con l’intenzione di occupare l’intero territorio di un altro Paese e uccidere quanti più cittadini ucraini gli è possibile. Quindi Berlusconi deve smetterla di mascherare il suo vero desiderio e dichiarare pubblicamente di essere a favore del genocidio degli ucraini“.
IL GELO DI PALAZZO CHIGI: “SOSTEGNO CONVINTO ALL’UCRAINA”
Dopo le frasi di Silvio Berlusconi è arrivata la nota di Palazzo Chigi che pur non citando il Cavaliere, sottolinea la posizione del governo Meloni: “Il sostegno all’Ucraina da parte del Governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l’Esecutivo”.
FORZA ITALIA AGGIUSTA IL TIRO: “È SOLO PREOCCUPATO”
Repentina anche la risposta di Forza Italia che ha ‘aggiustato’ il tiro: “Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di Forza Italia alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, a quella dell’Europa e degli Stati Uniti. Il presidente Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che che nessuno è esente da responsabilità. A dimostrazione di come egli sia preoccupato e desideri un ritorno alla pace che interrompa questa spirale di violenza e di morti, ha auspicato un gigantesco piano Marshall in favore dell’Ucraina e del suo popolo”. Così una nota di Forza Italia.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it